lunedì 10 marzo 2014

Crescere un figlio è una scienza esatta?

Esistono formule esatte da applicare per crescere bene un figlio? Esistono modalità di accudimento la cui validità è scientificamente dimostrata, oppure un approccio vale l'altro?
Ci sono genitori più o meno protettivi, genitori ad alto e a basso contatto, mamme che allattano al seno e mamme che scelgono il biberon, bimbi accolti nel lettone e altri che dormono nella loro cameretta fin dai primi mesi. Chi sbaglia e chi ha ragione?
Nei gruppi e nei forum sulla genitorialità le discussioni degenerano in guerre ideologiche, con critiche infuocate, accuse e talvolta insulti tra i sostenitori dell'una e dell'altra parte.
Se esistesse la formula esatta, queste guerre non avrebbero ragion d'essere. D'altra parte, se non esistesse alcuna formula, se fosse solo una questione di inclinazioni personali, ugualmente queste guerre non avrebbero alcuna ragion d'essere.
La realtà, come sempre, è complessa. Su alcuni aspetti esistono approcci la cui validità è scientificamente dimostrata, su altri no. Di certo un genitore che fuma accanto alla culla danneggia la salute del suo bambino, per fare un esempio. Ma non è stato ancora determinato, ed è difficile da determinare, quanto influisca sullo sviluppo psicologico di un bimbo il fatto di dormire o meno per mesi o per anni nel lettone dei genitori.
Arrovellandomi su questi pensieri, mi sono imbattuta in un blog davvero molto interessante. Si chiama Growth Curve: the inexact science of raising kids e riporta periodicamente gli spunti più interessanti dalla ricerca scientifica sull'accudimento e l'educazione dei bambini. Non è uno di quei siti che dispensano metodi universali per risolvere questo o quel problema, anzi ha un approccio critico anche ai risultati della ricerca nel settore e, soprattutto, un approccio pacato.

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