domenica 15 marzo 2015

5 consigli contro le allergie respiratorie

Foto di Carsten Ambelas Skjøth
Ci siamo, è tornata la stagione dei pollini, la più odiata da chi soffre di rinite allergica, asma e dermatite atopica, disturbi che complessivamente riguardano il 30% dei bambini e dei ragazzi italiani, per limitarci alla sola popolazione pediatrica. Le malattie allergiche, come tutti i disturbi legati a disfunzioni del sistema immunitario, sono in vertiginoso aumento. Gli esperti calcolano che entro il 2020 ne soffrirà un bambino su due.
Andando sul pratico, che cosa si può fare per curare o quanto meno mitigare le manifestazioni allergiche?

1. "Vaccinarsi", risponde Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Oggi i vaccini iposensibilizzanti sono efficaci e disponibili sia nella tradizionale somministrazione sottocutanea, che per via sublinguale".

2. Consultare il proprio allergologo per impostare un'adeguata terapia farmacologica, soprattutto nella stagione dei pollini, per chi è sensibile a questo tipo di allergene.

3. Per quanto è possibile, evitare l'esposizione allo specifico allergene. "Nel caso dei pollini, evitare la campagna e preferire le vacanze in alta montagna o al mare", dice Fiocchi. "Viaggiare in macchina a finestrini chiusi, aria condizionata accesa con i filtri ben puliti. In bicicletta, moto o motorino, indossare mascherine su bocca e naso, occhiali e cappelli con visiera. Al rientro a casa, cambiarsi d'abito, fare la doccia e un lavaggio nasale".

Fonte: U.S. Air Force
4. Evitare il fumo attivo e passivo. Il fumo è il primo inquinante negli ambienti chiusi e il 49% dei fumatori dichiara di accendere la sigaretta anche in presenza di bambini. I prodotti della combustione del tabacco infiammano le vie respiratorie, soprattutto quelle dei più piccoli, e favoriscono l'insorgere di reazioni allergiche.

5. Ridurre le fonti domestiche di biossido di azoto, un prodotto dei processi di combustione. In casa viene dalle caldaie e dai fornelli accesi. Una ricerca condotta dall'Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare del CNR e pubblicata su Environmental Research ha correlato l'esposizione a concentrazioni elevate al biossido di azoto all'asma bronchiale.

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