lunedì 8 febbraio 2016

Le linee guida sul parto vaginale servono adesso

Ecco un aggiornamento sulla petizione che ho lanciato sue mesi fa sul sito Change.org
Scopo della raccolta di firme è chiedere al Ministero della Salute di promuovere in tempi rapidi la redazione e la pubblicazione di linee guida nazionali sull'assistenza al parto vaginale, per definire in modo chiaro e basato sull'evidenza scientifica l'appropriatezza degli interventi medici messi in atto durante la nascita.

I tristi fatti di cronaca degli ultimi mesi, le morti di cinque partorienti in un breve arco di tempo, hanno attirato l'attenzione dei media sulla questione della sicurezza del parto nel nostro Paese. L'Italia non è, come alcuni sostengono, il Paese con il più basso tasso di mortalità materna al mondo. Secondo i dati raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità nell'ambito del progetto "Sorveglianza della Mortalità materna", i decessi sono 10 ogni 100.000 nascite. Pochi, rispetto alla situazione di tanti altri Paesi nel mondo e in linea con la media europea, ma comunque esistono "ampi spazi di possibile miglioramento", come ha osservato Serena Donati, del Reparto salute della donna e dell'età evolutiva dell'ISS. Adottando gli opportuni provvedimenti, si può mirare a dimezzare il numero.

Uno dei fattori responsabili di morti materne è il ricorso inappropriato al bisturi. "Il cesareo è un intervento salvavita quando è indicato", spiega Donati. "Ma quando si ricorre al bisturi senza indicazione medica, comporta un aumento dei rischi per la salute della donna e del bambino e in Italia l'eccesso di cesarei è un problema serio".

Spesso l'approdo al cesareo in casi in cui se ne sarebbe potuto fare a meno è l'esito di una catena di procedure mediche messe in atto senza necessità: induzione del travaglio, rottura manuale delle membrane, somministrazione di ossitocina, obbligo all'immobilità in posizione litotomica, monitoraggio continuo, interventi che possono indurre alterazioni nel battito cardiaco fetale e condurre al cesareo d'urgenza.

Per garantire la sicurezza alle partorienti e ai loro bambini, nonché il loro benessere, il rispetto della dignità delle donne come protagoniste consapevoli del parto, è necessario che una fonte istituzionale come il Sistema Nazionale Linee Guida produca delle raccomandazioni seguendo un metodo rigoroso e basato sull'evidenza scientifica, che sia un punto di riferimento perché nell'assistenza al parto vaginale vengano messi in atto solo interventi appropriati.

Il 24 novembre scorso, il Ministero della Salute, d'accordo con il Comitato Percorso Nascita Nazionale ha deciso di chiedere al Servizio Nazionale Linee Guida dell'ISS la stesura delle linee guida sull'assistenza intra-partum, quello che chiede la mia petizione. Allo stato attuale, però, il SNLG è fermo in attesa di finanziamenti e non può quindi procedere con la stesura delle linee guida. Di fatto, dunque, tutto ancora tace.

Il presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, Paolo Scollo, che ho interpellato per chiedere un commento e l'adesione alla petizione, mi ha risposto che "un gruppo di esperti della SIGO è già al lavoro per la stesura delle linee guida in questione, in collaborazione con il Ministero". Non mi ha fornito ulteriori informazioni sui nomi degli esperti che starebbero lavorando al progetto. Il Ministero, però, ha dato incarico ufficialmente al SNLG di occuparsi della redazione, ed è importante che sia un organo istituzionale a formularle seguendo il metodo già collaudato per altri analoghi documenti, a maggior ragione dal momento che la nuova legge sulla responsabilità professionale del personale sanitario prevede che non siano responsabili di eventuali danni i medici che si sono attenuti alle linee guida nel settore dell'intervento.

Ecco perché ritengo che sia ancora importante diffondere e firmare la petizione ed esercitare la pressione del pubblico (nel piccolo che questa raccolta di firme può fare) per chiedere che il Sistema Nazionale Linee Guida venga messo nelle condizioni di poter elaborare linee guida basate sulle più recenti evidenze scientifiche.

A tutt'oggi le firme raccolte sono 955. Forza! Facciamo crescere l'elenco!!