venerdì 23 maggio 2014

Occhio alla tiroide

Di David Roseborough attraverso Wikimedia Commons


In occasione della settimana mondiale della tiroide, che si celebra dal 19 al 25 maggio, la Società Italiana di Endocrinologia ricorda che è opportuno sottoporsi ad un controllo della funzionalità della ghiandola solo in presenza di sintomi sospetti o di fattori di rischio specifici, come la familiarità per le malattie tiroidee.
Dice il comunicato della SIE: "È inutile sprecare risorse diagnostiche perché non si riesce a perdere due o tre chili, mentre è importante rivolgersi al medico se ci si stanca, se si hanno palpitazioni, se non si dorme, se si perde peso nonostante si mangi abbastanza o il contrario, se ci si dimentica le cose, se si ha freddo. Controllare la funzione tiroidea in donne ultrasessantenni con il colesterolo alto sì, in tutte le ultrasessantenni no. Controllare sorelle, madri, figlie di donne con malattie tiroidee, specie se residenti in aree a riconosciuta carenza iodica, sì; tutte le donne no".
C'è però una categoria di donne che dovrebbero sempre e comunque controllare la funzionalità della tiroide anche in assenza di sintomi o familiarità: le future mamme. È sufficiente un dosaggio del TSH, l'ormone tireostimolante, a inizio gravidanza per identificare un eventuale problema e risolverlo immediatamente, evitando i rischi per lo sviluppo neurologico del nascituro.
In gravidanza, poi, è sempre consigliabile il ricorso al sale iodato, da utilizzare al posto del comune sale da cucina.

Nessun commento:

Posta un commento

Che cosa ne pensi?