Bill Branson via Wikimedia Commons |
Scopro ora che a maggio un gruppo del Baylor College of Medicine di Houston ha pubblicato un lavoro sull'argomento su Science Translational Medicine. Al contrario di quanto si credeva precedentemente, spiegano gli autori della ricerca, il feto non si sviluppa in un ambiente sterile e la placenta è dotata di una propria flora batterica, la cui composizione è analoga alla flora batterica della bocca della futura mamma.
Non si sa ancora in che modo i batteri del cavo orale raggiungano la placenta e per quale motivo siano quelli a colonizzare l'organo invece dei batteri della mucosa vaginale, che per la vicinanza parrebbero favoriti. Sta di fatto che probabilmente la proliferazione di batteri patogeni sulle gengive si riflette nella proliferazione degli stessi batteri sulla placenta e questo meccanismo potrebbe giustificare l'aumento del rischio di parto prematuro.
Ma c'è di più. Si credeva che l'organismo del neonato venisse colonizzato dai batteri materni alla nascita, attraversando il canale del parto. La scoperta del gruppo di Huston dimostra che i batteri della flora materna colonizzano il nascituro già durante la vita fetale, condizionando probabilmente lo sviluppo del suo sistema immunitario.
Ragioni in più per curare l'igiene orale in gravidanza e adottare un'alimentazione sana, che favorisce il mantenimento di una flora batterica equilibrata.
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