Il bimbo piange, appare abbattuto, insonnolito, rifiuta di mangiare, oppure è estremamente irritabile? Potrebbe avere il mal di testa: possono soffrirne anche i piccoli nel primo anno di età.
"L'emicrania è una malattia congenita. Chi ne è affetto la manifesta fin dalla nascita", dice Massimiliano Valeriani, responsabile del Centro Cefalee dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Dunque anche un bimbo di pochi mesi può avere degli attacchi emicranici. Ovviamente, non sapendo parlare non può spiegare ai genitori che ha il mal di testa".
Non si conoscono dati precisi sull'incidenza del disturbo nei piccolissimi "Perché è sotto diagnosticato: spesso i genitori imputano il pianto a stanchezza, colichette gassose, a capricci", dice Valeriani. "Da un confronto con l'incidenza negli adulti e nei bambini più grandi, stimiamo che l'8-10% dei bimbi entro l'anno di età abbia attacchi emicranici con una frequenza non elevata, al massimo di un episodio al mese. Sono a maggior rischio di soffrirne quelli che hanno almeno un genitore emicranico".
Che fare quando c'è il sospetto che un bambino abbia l'emicrania? "Innanzi tutto non allarmarsi, perché gli attacchi non hanno strascichi e non comportano rischi per la salute e lo sviluppo del piccolo", dice l'esperto. "È opportuno rivolgersi al pediatra, per escludere problemi di altra natura. Sentito il suo parere, il trattamento è sintomatico: paracetamolo all'occorrenza per attenuare il fastidio".
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