Il nuovo vaccino contro il meningococco B è in commercio in Italia. Si trova già in vendita nelle farmacie più fornite. “Lo aspettavamo da tempo. È uno strumento importante per la prevenzione delle meningiti e delle sepsi del bambino piccolo”, spiega Alberto Eugenio Tozzi, responsabile dell'Area di Ricerca sulle Malattie Multifattoriali dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, “perché completa la protezione offerta da altri vaccini già disponibili: quello contro lo pneumococco e quello contro il meningococco C”.
Al momento, però, non è stato ancora inserito nel calendario vaccinale nazionale e dunque non viene offerto gratuitamente alle famiglie. “La ragione è di tipo organizzativo: il calendario degli appuntamenti vaccinali raccomandati è già molto affollato e c'è un po' di imbarazzo su dove inserirlo, considerato che è necessario somministrarne tre dosi nel primo anno di vita per assicurare una protezione efficace”, spiega Tozzi.
In attesa di una decisione al riguardo, come devono regolarsi le famiglie interessate a usufruire di questo strumento? “Possono senz'altro acquistare privatamente il vaccino in farmacia e chiedere al proprio pediatra di famiglia di somministrarlo al bambino”, risponde l'esperto. “È meglio che sia il medico a somministrarlo, in un ambulatorio attrezzato per le emergenze. Come tutte le altre vaccinazioni, anche questa comporta un rischio estremamente ridotto ma non nullo di una reazione immediata di tipo anafilattico che richiede un rapido intervento”.
Le dosi consigliate nel primo anno di vita sono tre: a partire dai due mesi e a una distanza di almeno un mese una dall'altra. È poi opportuna una dose di richiamo nel secondo anno di vita. “Anche i bambini più grandicelli possono essere vaccinati, se i genitori lo desiderano, benché il rischio massimo di infezione da meningococco B riguardi i primi due anni di vita”, aggiunge Tozzi. “Dopo il primo anno di vita è sufficiente somministrare due dosi di vaccino per avere un'adeguata copertura”.
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