giovedì 11 settembre 2014

Futuri papà: la loro salute può condizionare quella del nascituro

Andreas Bohnenstengel via Wikimedia Commons
Alle aspiranti mamme che cercano una gravidanza e a quelle in attesa si raccomanda di adottare uno stile di vita sano e un'alimentazione equilibrata per tutelare la salute futura del nascituro. Ma non sono le uniche a dover prestare attenzione. Anche lo stile di vita paterno prima del concepimento può influire sullo sviluppo embrionale. Lo fanno presente gli specialisti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che hanno condotto un sondaggio su oltre mille aspiranti papà in collaborazione con i siti www.nostrofiglio.it e www.periodofertile.it.
Le risposte al questionario hanno evidenziato che gli uomini sono scarsamente informati sui rischi che derivano da obesità, fumo ed esposizione a sostanze tossiche prima del concepimento.
Il 45% degli aspiranti padri coinvolti nell'indagine ha riferito di essere obeso o in sovrappeso, un fattore di rischio per l'alterazione del DNA fetale coinvolto nelle prime fasi della crescita embrionale. Il 34% degli intervistati, inoltre, dichiara di fumare, nonostante il fumo di sigaretta abbia effetti inibitori sulla fertilità maschile e aumenti il rischio di malformazioni congenite cardiache, anorettali e delle vie genito-urinarie. I figli di padri che fumavano prima del concepimento corrono un rischio di sviluppare la leucemia linfoblastica acuta infantile superiore del 25% rispetto ai figli dei papà che non fumavano. La percentuale sale al 44% se il numero delle sigarette fumate superava le 20 al giorno.
C'è poi il capitolo dei rischi professionali: l'esposizione prolungata a pesticidi, piombo, gas di scarico, vernici professionali, solventi organici e prodotti usati nelle lavanderie a secco aumentano il rischio di malformazioni, tumori infantili e sottopeso alla nascita. I lavoratori più a rischio sono cuochi, giardinieri, addetti alle pulizie e impiegati del settore agricolo. Dal sondaggio risulta che il 22% degli aspiranti padri è esposto a questo genere di rischi.
Infine, il capitolo farmaci: alcuni principi attivi, contenuti in antinfiammatori, antipertensivi, antipsicotici o in medicine per la cura di problemi gastrici, possono accrescere del 50% il rischio di complicanze della gravidanza e di difetti congeniti.
Come accade anche per le aspiranti e future mamme, su alcuni fattori di rischio si può intervenire, limitandoli, su altri no. L'importante è esserne informati e rivolgersi al proprio medico curante per valutare la situazione e adottare tutti i possibili accorgimenti.

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