sabato 6 settembre 2014

Integratori in gravidanza: quando serve un "aiutino"?

Sul numero del 30 agosto scorso del New Scientist mi sono imbattuta in una rassegna degli integratori alimentari più in voga nei Paesi industrializzati: vitamine, minerali, acidi grassi, enzimi. Accanto a una breve descrizione di ogni sostanza e del suo ruolo nella fisiologia umana, gli autori elencano i presunti benefici della supplementazione e li vagliano alla luce della letteratura scientifica più aggiornata.
Salvo rare eccezioni, l'esito dell'indagine è che un'alimentazione varia ed equilibrata è sufficiente a garantirci tutti i principi di cui abbiamo bisogno per vivere in salute.
Leggendo l'articolo, mi sono chiesta: come cambiano le cose in gravidanza? Per fornire al nascituro le materie prime necessarie al suo sviluppo, la futura mamma ha bisogno di più ferro, più calcio, più vitamine... L'alimentazione è sufficiente a coprire il mutato fabbisogno? L'integrazione è necessaria? È un optional vantaggioso? Non fa alcuna differenza, oppure può risultare persino dannosa?
Ho intervistato sull'argomento la ginecologa Irene Cetin, che dirige l'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Sacco di Milano e fa parte del comitato scientifico dell'Associazione per lo Studio delle Malformazioni, e ho preparato questa rassegna sugli integratori più usati in gravidanza e la loro effettiva utilità.

Vitamina A

È una vitamina liposolubile, cioè si scioglie nel grasso e, se assunta oltre il fabbisogno, si accumula nel grasso corporeo. È presente in alcuni alimenti di origine animale: latte e latticini, uova, frattaglie, pesce. I suoi precursori, i carotenoidi, si trovano nella frutta e nella verdura di colore giallo-arancione. Svolge un ruolo importante nel processo di differenziazione cellulare dell'embrione. Il quantitativo assunto attraverso l'alimentazione è sufficiente a garantirne il giusto apporto in gravidanza. "Assumere integratori di vitamina A durante l'attesa è fortemente sconsigliato", avverte l'esperta. "Perché l'eccesso è tossico e teratogeno: può indurre malformazioni. Non c'è il rischio di superare la dose massima giornaliera assumendola attraverso il cibo, ma con gli integratori questo pericolo esiste e non va sottovalutato".

Acido folico

Anche l'acido folico, o vitamina B9, ha un ruolo fondamentale nei meccanismi di riproduzione cellulare e dunque nello sviluppo dell'embrione. Si trova principalmente nelle verdure a foglia verde e nei legumi. È l'unico principio la cui supplementazione in gravidanza è fortemente raccomandata a tutte le donne, indipendentemente dal regime alimentare che seguono. "È dimostrato, infatti, che assumere una dose giornaliera di 400 microgrammi di acido folico nel mese precedente il concepimento e nei primi tre mesi di attesa riduce di oltre il 70% il rischio di difetti del tubo neurale, come la spina bifida e l'anencefalia", spiega Cetin.
Studi recenti evidenziano anche altri possibili benefici, come una riduzione del rischio di malformazioni cardiache e del rischio di basso peso alla nascita.
RayNata via Wikimedia Commons

Calcio

Il fabbisogno materno di calcio aumenta soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza, quando si sviluppa l'apparato scheletrico del nascituro. "In questo periodo è opportuno quindi aumentare l'apporto di latte e latticini nella dieta", dice la ginecologa. "Di solito il calcio assunto attraverso gli alimenti è sufficiente a soddisfare le necessità di madre e feto. L'integrazione è necessaria solo in caso di carenza diagnosticata, per esempio in presenza di alcune patologie dell'intestino che ne riducono l'assorbimento".

Vitamina D

Fissa il calcio nelle ossa, dunque anche la vitamina D è necessaria per lo sviluppo dell'apparato scheletrico fetale. Inoltre,  è coinvolta nel funzionamento del sistema immunitario e nella regolazione del tono dell'umore. "Un deficit di vitamina D in gravidanza favorisce l'insorgenza della depressione post partum", avverte Irene Cetin.
La nostra pelle sintetizza vitamina D quando è stimolata dalle radiazioni solari. Ecco una delle ragioni per cui passeggiare all'aria aperta fa tanto bene in gravidanza. "Nonostante il nostro sia un Paese dal clima mite e a forte insolazione, però, nei mesi invernali una cospicua parte della popolazione ne è carente", avverte la ginecologa. "La soluzione è esporsi più frequentemente al sole, ma se ciò non è possibile per qualche ragione o se la carenza è grave, il medico curante può raccomandare una supplementazione di vitaina D".

Ferro

Il ferro è uno degli integratori più frequentemente assunti dalle donne in attesa. In gravidanza l'organismo materno si trova in una condizione di anemia para-fisiologica: il volume del sangue aumenta, per consentire l'irrorazione sia della madre che del nascituro, ma non altrettanto aumenta il numero di globuli rossi, che risultano diluiti. Se la concentrazione dell'emoglobina scende sotto gli 11 g/dl, da para-fisiologica l'anemia diventa patologica. "Sulla base dell'esame del sangue, il medico curante può prescrivere un'integrazione di ferro in presenza di anemia", spiega Cetin. "È una condizione abbastanza frequente durante l'attesa, ma non riguarda tutte le future mamme".

Øyvind Holmstad via Wikimedia Commons
Omega 3

Gli acidi grassi omega 3 sono presenti nel pesce, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, nell'olio di colza e in quello di lino. In gravidanza favoriscono lo sviluppo cerebrale del nascituro. "Per assumerne in quantità adeguata è sufficiente mangiare pesce una o due volte a settimana", dice l'esperta. "Una supplementazione può giovare, se la dieta ne è povera, ma non è indispensabile".

Iodio

Una carenza di iodio in gravidanza può causare ipotiroidismo, cioè un difetto di funzionamento della tiroide e, di conseguenza, il rischio di danni allo sviluppo cerebrale del nascituro. "Per questa ragione si consiglia a tutte le future mamme di utilizzare in cucina il sale iodato", dice la ginecologa. "Il fabbisogno giornaliero di iodio di un adulto è di 150 microgrammi. In gravidanza sale a 250 microgrammi. Quattro grammi di sale iodato, la quantità assunta in media in un giorno, contengono 120 microgrammi di iodio". Un eccesso di iodio può alterare la funzionalità della tiroide, perciò chi assume sale iodato dovrebbe evitare l'assunzione contemporanea di integratori multivitaminici che contengono anche iodio.

Probiotici

Sono in corso numerose interessanti ricerche sull'utilità dei probiotici per la salute generale e in particolare in gravidanza, ma per il momento non sono stati prodotti risultati definitivi. Non si sa se giovano e non si sa quali giovano.





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