mercoledì 1 ottobre 2014

Poca informazione sulle cause dell'infertilità

Torsten Mangner via Wikimedia Commons
Nel 2013 sono nati in Italia 514.308 bambini. Mai così pochi nella storia del nostro Paese. Il tasso di natalità è calato da 9 nati per 1.000 abitanti dell'anno precedente a 8,5 nati per 1.000 abitanti del 2013. La causa principale della denatalità è la crisi economica, che priva le coppie dei mezzi per progettare un allargamento della famiglia, secondo i risultati dello studio "Diventare genitori oggi", presentato al pubblico dal Censis.
Anche l'infertilità, però, gioca un ruolo importante. Oggi il 15% delle coppie alla ricerca di una gravidanza sperimenta problemi e ritardi di concepimento, ma sull'argomento l'informazione è scarsa: il 15% degli interpellati dal Censis dichiara di non sapere nulla di fertilità e infertilità, il 45% dichiara di saperne poco.
Infatti, interrogati sulle  cause più frequenti di infertilità, 4 italiani su 10 citano lo stress, seguito dai problemi strutturali dell'apparato riproduttivo femminile (21,3%), dai problemi ormonali e ovulatori (14,7 %), da problemi che riguardano l'uomo (11%) e in particolare problemi di qualità del liquido seminale (5,7%).
Tra le cause viene trascurata l'età dell'aspirante madre. Secondo il 46% degli intervistati, ci si dovrebbe preoccupare di non avere ancora un figlio non prima dei 35 anni di età della donna.  L'età della prima gravidanza si è progressivamente spostata in avanti negli ultimi anni e manca la percezione del fatto che questa tendenza ha influenze negative sulla fertilità delle aspiranti mamme.
Inoltre, tra le cause di infertilità vengono trascurate abitudini non salutari sia dell'uomo che della donna, come il fumo di tabacco, l'abuso di alcol, un'alimentazione errata con sovrappeso e alterazioni metaboliche, la sedentarietà e le infezioni sessualmente trasmesse non adeguatamente trattate, che possono provocare danni permanenti all'apparato riproduttivo femminile, come fa per esempio la clamidia.
Proprio oggi, mentre il Censis presentava i risultati dello studio, il Ministro della Salute annunciava la formazione del "Tavolo consultivo in materia di tutela e conoscenza della fertilità e prevenzione delle cause di infertilità", ideato con lo scopo di diffondere una maggiore conoscenza dei meccanismi della fertilità, soprattutto tra i più giovani.

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