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Per dissipare un po' la nebbia, ho cercato nella Cochrane Library (il caposaldo della medicina basata sull'evidenza) una revisione della letteratura scientifica sull'argomento che indicasse dei dati attendibili. Ho scoperto che l'ultima revisione Cochrane sulla pediculosi risale al 2001 ed è stata ritirata perché ormai datata e inadeguata. Una nuova revisione è in corso di elaborazione. Hans van der Wouden, della Vrije Universiteit di Amsterdam, fa parte del gruppo che la sta redigendo. Mi scrive che il testo dovrebbe essere pubblicato nei prossimi sei mesi. Tratterà dell'efficacia e della tollerabilità dei prodotti in commercio, di tecniche come la ricerca di insetti con l'apposito pettinino o l'eliminazione manuale delle uova, dell'opportunità di bonificare l'ambiente domestico quando c'è un bambino che ha i pidocchi, della possibilità di prevenire l'infestazione.
In attesa del testo, mi ha indicato quella che a suo parere è la revisione più completa già pubblicata sull'efficacia dei prodotti anti-pidocchi: un lavoro di Ian Burgess reperibile su Clinical Evidence 2011; 05:1703
Ecco alcune informazioni ricavate dall'articolo di Burgess.
Dennis D. Juranek via Wikimedia Commons |
Per diagnosticare la pediculosi occorre trovare un pidocchio vivo. Non è sufficiente osservare le uova, perché quelle non più vitali sono identiche a quelle vitali e possono permanere sui capelli per settimane dopo che i pidocchi sono stati del tutto eradicati. Le uova che non si schiudono entro una settimana dalla deposizione, sono non vitali.
Non è dimostrata alcuna preferenza dei pidocchi per i capelli puliti o per quelli sporchi, né per quelli lunghi o corti. Se i capelli sono lunghi, però, può essere più difficile diagnosticare la pediculosi.
I più comuni prodotti per l'eliminazione dei pidocchi sono:
I piretroidi, molecole sintetiche analoghe alle piretrine, sostanze contenute nei fiori di crisantemo. I più usati nella lotta alla pediculosi sono la permetrina e la fenotrina.
Il malatione, un insetticida organofosfato che attacca il sistema nervoso dei pidocchi.
Il dimeticone, un fluido idrorepellente a base di silicio. La sua azione non è chimica ma fisica: avvolge l'insetto e lo soffoca.
Il miristato di isopropile, che scioglie lo strato ceroso esterno dell'esoscheletro del pidocchio esponendolo alla disidratazione. Anche in questo caso l'azione è fisica e non chimica.
Lo spinosad, una miscela di due tossine di origine batterica che attaccano il sistema nervoso dei pidocchi.
Dagli studi analizzati da Burgess nella sua revisione emerge che:
-Malatione, dimeticone, miristato di isopropile e spinosad sono più efficaci dei piretroidi.
-Il dimeticone è più efficace del malatione.
-I pidocchi possono sviluppare resistenza a questo o a quell'insetticida, rendendolo di fatto inefficace.
-Non c'è alcuna prova che una miscela di principi attivi differenti sia più efficace del singolo principio attivo.
Inoltre, non esistono studi generali sull'efficacia di olii essenziali o estratti naturali, dal momento che i prodotti di questo tipo in commercio hanno le composizioni e le concentrazioni più varie. L'autore ricorda però che diversi olii essenziali possono essere irritanti per il cuoio capelluto o addirittura tossici.
L'eliminazione meccanica dei pidocchi vivi con l'apposito pettinino a denti fitti è più efficace della rimozione delle uova.
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