martedì 8 luglio 2014

VaccinarSì!

"La salute è come la libertà: ti accorgi di quanto vale solo quando rischi di perderla". Così ha esordito il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin oggi a Roma all'apertura di una conferenza per celebrare un anno di attività del portale istituzionale VaccinarSì.
Oggi nei Paesi industrializzati adulti e bambini sono liberi dalla minaccia di tante malattie infettive gravi, alcune potenzialmente letali, grazie alla pratica delle vaccinazioni di massa. "Proprio il fatto che queste malattie da noi sono state debellate o quasi debellate, fa sì che non le abbiamo più sotto gli occhi e non ricordiamo quanto fossero terribili, quali fossero i danni che arrecavano alla salute", dice il Ministro. "La nostra attenzione si è spostata così sui danni che i vaccini possono arrecare alla salute. Qualunque farmaco comporta il rischio di reazioni avverse, anche i vaccini. La probabilità di una reazione avversa a un vaccino, però, è di gran lunga inferiore alla probabilità di un danno nel caso in cui si contragga una malattia a cui non si è vaccinati. Se abbassiamo la guardia e non vacciniamo i nostri figli per non esporli al rischio dei danni da vaccino, li esponiamo al rischio dei danni da malattia, che è un rischio maggiore. Le malattie di cui parliamo non sono state eradicate a livello mondiale. Esistono ancora, possono ancora raggiungerci. Si pensi alla Siria, dove ancora oggi sono presenti dei focolai di polio. Si pensi a quanta gente in fuga dalla Siria raggiunge l'Italia. Oppure si pensi ai focolai di difterite ancora presenti in alcuni Paesi dell'Europa dell'Est. L'unica difesa della nostra popolazione da questi rischi è la vaccinazione di massa".
Negli ultimi anni le campagne dei movimenti anti-vaccini hanno minato la fiducia di tante famiglie nei confronti dell'utilità delle vaccinazioni. "I risultati si vedono, sono concreti", osserva Michele Conversano, presidente della Società Italiana di Igiene. "La copertura della vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia è calata, in alcuni comuni, anche del 25%. E di pari passo abbiamo registrato un aumento dei casi di morbillo nel nostro Paese".
Non è vero, come sostengono alcune associazioni e movimenti politici, che tagliando l'offerta gratuita dei vaccini ai bambini o limitando l'offerta ai soli vaccini obbligatori lo Stato risparmierebbe denaro. Ecco un dato presentato alla conferenza: negli anni 2002-2003 sono stati registrati in Italia 5.154 casi gravi di morbillo con ricovero ospedaliero, costati al servizio sanitario pubblico 9 milioni di euro. Con la stessa cifra si possono vaccinare 770.000 bambini. Complessivamente, negli stessi anni, i casi gravi e meno gravi di morbillo sono costati alle casse pubbliche 22 milioni di euro, l'equivalente della vaccinazione per 1,9 milioni di bambini.
Il portale VaccinarSì, che ha anche una pagina su Facebook ed è presente su Twitter, offre informazioni chiare, documentate e affidabili su rischi e benefici delle vaccinazioni, sulle malattie infettive che le vaccinazioni prevengono, su indicazioni e controindicazioni. Quando si parla di farmaci e pratiche mediche, non valgono le opinioni personali. Valgono i risultati degli studi clinici, che sono migliaia, condotti dalle autorità sanitarie di tutto il mondo e non solo dalle industrie farmaceutiche come si vuol far credere e sono studi di ampio respiro, che valutano rischi e benefici nell'arco di decenni, su grandi numeri.

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