mercoledì 30 aprile 2014

Proteggi dal sole gli occhi del tuo bimbo

© Milan Nykodym, Czech Republic, attraverso Wikimedia Commons


Tutti sanno che ci vuole cautela a esporre un bimbo piccolo al caldo sole estivo. La sua pelle, delicata e vulnerabile, va schermata con una crema ad elevato fattore di protezione. Talvolta ci si dimentica che anche gli occhi dei bambini sono delicati e vulnerabili ai danni da ultravioletti, ben più della pelle, e necessitano di un'adeguata protezione.
"Particolarmente sensibili sono gli occhi di colore chiaro, quelli dei bimbi al di sotto dell'anno di età e dei soggetti allergici, che reagiscono più frequentemente alle sollecitazioni esterne con arrossamenti e infiammazioni", spiega Luca Buzzonetti, responsabile della Struttura Complessa di Oculistica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Il rischio di un'esposizione prolungata al sole diretto o al riverbero del sole sull'acqua del mare o di una piscina è provocare una cheratite attinica: un'irritazione e ulcerazione superficiale della cornea che si manifesta con arrossamento, bruciore e sensazione di corpo estraneo negli occhi. Nelle forme più lievi, non comporta conseguenze e si risolve spontaneamente in poche ore. Nei casi più seri, con bruciore forte e arrossamento evidente, è necessario portare il bambino dall'oculista per un controllo e un'eventuale terapia".
Come si proteggono dal sole gli occhi dei bambini? "Con il parasole del passeggino o un cappellino con la visiera", risponde l'esperto. "I più grandicelli possono apprezzare l'idea di utilizzare degli occhialetti da sole. Attenzione, però, gli occhiali normalmente in commercio nei negozi di accessori non offrono un'effettiva protezione dai raggi ultravioletti, ma si limitano ad attenuare l'intensità delle radiazioni luminose, rendendole meno fastidiose alla vista. Chi vuole acquistare degli occhiali che offrano reale protezione deve andare in un negozio di ottica e scegliere quelli con lenti marrone-arancione anti-UV".
Il sole non è l'unico potenziale fattore irritante per gli occhi dei più piccoli. C'è la sabbia della spiaggia, l'acqua di mare non pulitissima e quella clorata della piscina, la crema solare che può accidentalmente andare negli occhi. "Anche in questi casi, soprattutto con la sabbia, c'è il rischio di micro lesioni alla cornea", osserva Buzzonetti. "Se un corpo estraneo va nell'occhio del bambino, per prima cosa la mamma deve lavarlo accuratamente e con delicatezza con acqua fresca di rubinetto. Poi deve osservare le reazioni del piccolo: se riapre subito l'occhio e torna a vedere senza accusare problemi, l'incidente è superato. Se invece continua a piangere e lamentarsi e non riesce a tenere aperti gli occhi, va portato per un controllo dall'oculista. Potrebbe essere necessaria l'applicazione di una pomata o di un gel per alcuni giorni, per favorire la guarigione della cornea".
Al mare e in piscina si possono usare gli appositi occhialetti. "Ma solo se il bambino ha gli occhi particolarmente sensibili e se trascorre molto tempo in acqua", dice l'esperto. "Inutile obbligarlo al fastidio degli occhialetti se si limita a tuffarsi e schizzare per qualche minuto".
Infine, i bambini che hanno un occhietto pigro e devono portare per diverse ore al giorno un bendaggio per la riabilitazione spesso d'estate hanno problemi a tollerare la benda con il caldo e il sudore. "In questi casi, è preferibile frazionare le ore giornaliere prescritte di bendaggio, facendone alcune al mattino presto e le altre alla sera, piuttosto che togliere del tutto il bendaggio, col rischio di compromettere l'efficacia del trattamento".

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